Programma FSE+ per il 2021-2027,  1,5 mld alla Regione Siciliana

Pellegrino: “Un grande risultato. In Prima Commissione abbiamo approvato il Disegno di legge su accoglienza ed inclusione sociale che costituisce la base legislativa per orientare le scelte gestionali delle risorse ottenute

La Regione Siciliana è tra le prime amministrazioni, unica del Mezzogiorno insieme alla Sardegna, ad aver ottenuto l’approvazione formale del Programma FSE+, il Fondo Sociale Europeo Plus, per il 2021-2027, con un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. «Abbiamo ottenuto un grande risultato: il raddoppio delle risorse messe a disposizione dall’Europa per il lavoro, l’occupazione giovanile, l’istruzione e la formazione professionale – spiega il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari Istituzionali – Dagli 800 milioni di euro della programmazione 2014-2020 la Sicilia riceverà circa 1,5 miliardi, che si aggiungono ai 500 milioni di euro stanziati sul Poc, il Programma operativo complementare. A tal riguardo, in Prima Commissione, si è lavorato in assoluta sinergia con gli altri componenti della commissione che presiedo. Infatti, con soddisfazione, abbiamo approvato il Disegno di legge sull’accoglienza ed inclusione sociale che rappresenta la base legislativa che potrà orientare le scelte gestionali di dette risorse. I nuovi trasferimenti di cui la Sicilia si doterà permetteranno di investire sull’inclusione sociale, di contrastare la povertà educativa, soprattutto infantile, di dare vita e linfa all’occupazione giovanile, di mettere in campo azioni sociali innovative dedicate all’inclusione lavorativa di gruppi svantaggiati, alle pari opportunità e alla lotta ad ogni forma di discriminazione». 

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L’agricoltura è tra i settori più importanti della nostra economia, ma sconta una crisi perenne, che solo interventi concreti possono ridurre. In provincia di Trapani, in particolare, è quello vitivinicolo il ramo dell’agricoltura su cui c’è più sensibilità. Il mio impegno è e sarà costante in favore delle aziende agricole siciliane, per superare le enormi difficoltà economiche legate all’aumento dei costi di produzione. Inoltre, fondamentale è la promozione della tradizione agricola del territorio trapanese per valorizzare la sua storia.

Da assiduo frequentatore delle Egadi, e da grande estimatore di tutte le piccole isole della Sicilia, con onore e particolare impegno mi farò da tramite tra le Istituzioni regionali e la popolazione isolana, interfacciandomi con i sindaci dei rispettivi territori, spesso soli nel portare avanti le battaglie, ormai antiche, legate ai trasporti e al miglioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini penalizzati soprattutto nel periodo invernale.

Dobbiamo dare ai giovani spazio e valore nelle imprese, nelle università, nel sistema della ricerca e nelle istituzioni. Per far sì che i giovani siciliani non lascino il territorio e per attrarre talenti e competenze. Credo in un progetto per combattere la dispersione scolastica, le devianze, i fenomeni di bullismo e per garantire supporto psico-pedagogico nelle scuole. Poi occorre garantire la massima stabilità al Polo Universitario di Trapani, scongiurando i periodici rischi di chiusura cui tutti abbiamo assistito e favorire la nascita di nuovi corsi di studio nel nostro territorio, legati ai beni culturali, alle specializzazioni turistiche e al settore enogastronomico e tecnico professioni che possa favorire la specializzazione di chi non intende seguire gli studi universitari classici.

Diversità, equità e inclusione sociale sono i cardini di una società civile che possa essere tanto forte da contrastare, su tutto il territorio, disuguaglianze e discriminazioni in ogni loro declinazione, soprattutto tramite formazione e informazione. È nelle nostre scuole, prima che altrove, che deve affermarsi questa visione come vero progetto educativo per garantire coerenza e accessibilità a tutti e potenziando i servizi sin dalla scuola primaria ai bambini, talvolta anche con disabilità complesse.

Al nostro territorio occorre, in termini di servizi di qualità, una rete di collegamenti efficiente tra gli stessi centri della provincia e tra i centri, Marsala in particolare, e gli scali aeroportuali. Importante è programmare manutenzioni e adeguamento di strade, ferrovie e porti, con priorità alle “infrastrutture critiche”. Fondamentale è potenziare i servizi pubblici, che sono assolutamente carenti.

Le potenzialità del nostro territorio non vanno disperse: turismo e cultura, in Sicilia, in provincia di Trapani, vanno dotati di un piano strategico virtuoso e sostenibile. Migliorare i collegamenti, riqualificare le aree archeologiche urbane, promuovere la sinergia tra aree archeologiche della provincia (Marsala con Segesta, Selinunte, Mazara del Vallo), valorizzare i siti di interesse paesaggistico, sostenere festival e reti culturali, rafforzare il legame tra agricoltura e cultura per attrarre finanziamenti privati e pubblici.