I fondi ai viticoltori e quelli ai trasportatori. Così abbiamo sostenuto l’agricoltura trapanese

 E’ tra i settori più importanti della nostra economia. Ma l’agricoltura sconta una crisi perenne, che solo interventi concreti può affievolire. In provincia di Trapani, in particolare, è quello vitivinicolo il ramo dell’agricoltura su cui c’è più sensibilità.


“Abbiamo trovato una situazione disastrosa per gli agricoltori”, dice il deputato regionale all’Ars, Stefano Pellegrino, riferendosi ai fondi che attendevano da tempo i produttori nell’ambito della misura 10.1B, quella che riguarda l’adeguamento ecosostenibile delle coltivazioni. “Gli agricoltori aspettavano da tempo i pagamenti, dovevano sostenere i costi per una coltivazione sostenibile ma non ottenevano i finanziamenti. Allora tutti insieme, io, gli agricoltori, i viticoltori, ma anche rappresentanti sindacali e agronomi siamo andati ad incontrare il presidente della Regione, Nello Musumeci, per rappresentare le esigenze del settore vitivinicolo”, ricorda Pellegrino. “Musumeci prese a cuore la questione e a distanza di poco tempo furono erogati i benefici finanziari da 80 milioni di euro che diedero un po’ di respiro all’agricoltura trapanese” aggiunge il deputato regionale marsalese di Forza Italia.

Tutto ciò quando iniziava già a farsi sentire il caro carburante, si faceva sentire la pandemia, la concorrenza con industrie del Nord. “Una situazione critica, siamo riusciti a dare un po’ di ossigeno e viticoltori”. Adesso la situazione non è delle migliori, neanche per gli autotrasportatori che portano i prodotti siciliani in altre regioni. “Abbiamo concordato di dare benefici anche agli autotrasportatori. I nostri prodotti costano molto perchè costa molto trasportarli. Allora abbiamo deciso di sostenere economicamente chi traghetta con i prodotti sullo Stretto di Messina. I costi del trasporto incidono tantissimo sull’economia siciliana che si trova in una situazione di svantaggio rispetto ad altre regioni, da qui deriva il nostro sostegno”, aggiunge il deputato regionale Stefano Pellegrino.


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L’agricoltura è tra i settori più importanti della nostra economia, ma sconta una crisi perenne, che solo interventi concreti possono ridurre. In provincia di Trapani, in particolare, è quello vitivinicolo il ramo dell’agricoltura su cui c’è più sensibilità. Il mio impegno è e sarà costante in favore delle aziende agricole siciliane, per superare le enormi difficoltà economiche legate all’aumento dei costi di produzione. Inoltre, fondamentale è la promozione della tradizione agricola del territorio trapanese per valorizzare la sua storia.

Da assiduo frequentatore delle Egadi, e da grande estimatore di tutte le piccole isole della Sicilia, con onore e particolare impegno mi farò da tramite tra le Istituzioni regionali e la popolazione isolana, interfacciandomi con i sindaci dei rispettivi territori, spesso soli nel portare avanti le battaglie, ormai antiche, legate ai trasporti e al miglioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini penalizzati soprattutto nel periodo invernale.

Dobbiamo dare ai giovani spazio e valore nelle imprese, nelle università, nel sistema della ricerca e nelle istituzioni. Per far sì che i giovani siciliani non lascino il territorio e per attrarre talenti e competenze. Credo in un progetto per combattere la dispersione scolastica, le devianze, i fenomeni di bullismo e per garantire supporto psico-pedagogico nelle scuole. Poi occorre garantire la massima stabilità al Polo Universitario di Trapani, scongiurando i periodici rischi di chiusura cui tutti abbiamo assistito e favorire la nascita di nuovi corsi di studio nel nostro territorio, legati ai beni culturali, alle specializzazioni turistiche e al settore enogastronomico e tecnico professioni che possa favorire la specializzazione di chi non intende seguire gli studi universitari classici.

Diversità, equità e inclusione sociale sono i cardini di una società civile che possa essere tanto forte da contrastare, su tutto il territorio, disuguaglianze e discriminazioni in ogni loro declinazione, soprattutto tramite formazione e informazione. È nelle nostre scuole, prima che altrove, che deve affermarsi questa visione come vero progetto educativo per garantire coerenza e accessibilità a tutti e potenziando i servizi sin dalla scuola primaria ai bambini, talvolta anche con disabilità complesse.

Al nostro territorio occorre, in termini di servizi di qualità, una rete di collegamenti efficiente tra gli stessi centri della provincia e tra i centri, Marsala in particolare, e gli scali aeroportuali. Importante è programmare manutenzioni e adeguamento di strade, ferrovie e porti, con priorità alle “infrastrutture critiche”. Fondamentale è potenziare i servizi pubblici, che sono assolutamente carenti.

Le potenzialità del nostro territorio non vanno disperse: turismo e cultura, in Sicilia, in provincia di Trapani, vanno dotati di un piano strategico virtuoso e sostenibile. Migliorare i collegamenti, riqualificare le aree archeologiche urbane, promuovere la sinergia tra aree archeologiche della provincia (Marsala con Segesta, Selinunte, Mazara del Vallo), valorizzare i siti di interesse paesaggistico, sostenere festival e reti culturali, rafforzare il legame tra agricoltura e cultura per attrarre finanziamenti privati e pubblici.